Sul web girano tante varianti del “burro veg“, io adopero queste proporzioni. Si conserva in frigo per un paio di giorni ed è strepitoso per la pasta frolla!
INGREDIENTI 60 grammi di bevanda di soia non zuccherata 90 grammi di olio evo Qualche goccia di limone
PROCEDIMENTO Metti il latte, l’olio e il limone nel bicchiere del minipimer e frulla tutto insieme.
http://vegandoin.it/wp-content/uploads/2020/03/gicTavola-disegno-1-copia-21x.png00Anna Gioia Gaglianòhttp://vegandoin.it/wp-content/uploads/2020/03/gicTavola-disegno-1-copia-21x.pngAnna Gioia Gaglianò2020-12-26 18:23:162021-01-06 16:44:56"BURRO" DI OLIO EVO E SOIA
Le uova, negli impasti, possono svolgere tre funzioni: amalgamano e legano fra loro gli ingredienti, contribuiscono al processo di lievitazione, conferiscono colore all’impasto. Ecco una piccola guida su come poterle sostituire. Un uovo può essere sostituito nelle ricette da: · Prodotti “No Egg” · 2 cucchiai di fecola di patate · 2 cucchiai di amido di mais · 2 cucchiai di farina di ceci · 1 cucchiaio di aceto di mele più mezzo cucchiaino di bicarbinato · 20 grammi di latte di soia in polvere mescolato con 20 grammi di acqua · 40 grammi di yogurt di soia · 40 grammi di mela grattugiata · Mezza banana matura (la banana dà un sapore molto forte quindi meglio usarla nei dolci in cui è già presente) · Per lucidare le superfici dei lievitati si può spennellare la superficie con del latte di soia oppure con una miscela di acqua e malto.
Un altro valido sostituto è l’uovo fatto con i semi di lino. Semplicissimo da preparare, ottimo da utilizzare, difficile lavare la pentola in cui lo avete realizzato!
UOVO DI SEMI DI LINO (sostituisce un uovo) INGREDIENTI 25 grammi di semi di lino 200 ml di acqua
PROCEDIMENTO Metti in un pentolino l’acqua e i semi. Fai andare a fuoco basso per 10/12 minuti. Filtra e usa il gel.
http://vegandoin.it/wp-content/uploads/2020/03/gicTavola-disegno-1-copia-21x.png00Anna Gioia Gaglianòhttp://vegandoin.it/wp-content/uploads/2020/03/gicTavola-disegno-1-copia-21x.pngAnna Gioia Gaglianò2020-12-26 16:53:062021-01-08 23:13:07"UOVO" DI SEMI DI LINO
Se ancora vi manca qualche idea per il cenone oppure per il 25, eccovi delle ricette golose. Sono tutte senza glutine, senza latte, senza uova ma con tanto gusto!!
Io sono in cucina già da un po’ e, anche se non è il solito Natale, sfidiamoci per renerlo comunque bellissimo!
Una ricetta della tradizione calabrese che si trova sempre sulle tavole natalizie.
INGREDIENTI PER 4 PERSONE 2 kg di zucca Farina di riso q. b. Mollica di pane raffermo grattugiata grossolanamente (senza glutine) Foglioline di menta fresca Aceto rosso Uno spicchio di aglio Peperoncino calabrese Sale q. b. Olio per la frittura
PROCEDIMENTO Pulisci la zucca (come? togli la buccia, taglia la polpa in pezzi grossi e lavali) e tagliala a fettine dello spessore di circa 5 millimetri. Infarina le fettine di zucca e… apri bene gli occhi perché ti sto per svelare un segreto su come farlo! In un sacchetto per surgelare metti un po’ di farina e un pizzico di sale, quindi aggiungi le fettine chiudi e scuotilo (un po’ come si fa con il pandoro e lo zucchero a velo!).
Si tratta di una torta senza zucchero, senza glutine ed estremamente semplice e sana. Come Gioia in Cucina vuole.
INGREDIENTI
230 grammi di farina di riso
20 grammi di cacao amaro
1,5 grammi di gomma di guar
100 di uvetta passa
10 grammi di polvere lievitante per dolci
210 grammi di acqua
60 grammi di olio EVO
PROCEDIMENTO
Nel bicchiere del minipimer a immersione ammolla, per almeno due, ore l’uvetta nell’acqua. Dopo frullala. In una ciotola unisci la farina, il cacao, il lievito e la gomma di guar. Aggiungi il composto di uvetta e acqua e l’olio e mescola per bene. Versa il composto in una teglia di 20 cm e inforna per 40 minuti in forno preriscaldato a 180°.
http://vegandoin.it/wp-content/uploads/2020/04/92607376_1558405597646470_7974344879448784896_n.png6301656Anna Gioia Gaglianòhttp://vegandoin.it/wp-content/uploads/2020/03/gicTavola-disegno-1-copia-21x.pngAnna Gioia Gaglianò2020-12-22 20:57:302020-12-25 18:51:01TORTA AL CACAO
Una ricetta della tradizione calabrese che si trova sempre sulle tavole natalizie. La prepara sempre mia mamma per Natale. Il covid ci divide ma la tradizione la rispetto!
E, nel mio primo natale siciliano, apporto una variante. Invece dei broccoli ho usato il cavolfiore viola modicano.
INGREDIENTI PER 4 PERSONE Un chilo di broccoli Mezzo bicchiere di vino rosso Due spicchi di aglio Olio EVO Peperoncino pestato Sale q. b.
PREPARAZIONE Lava i broccoli sotto l’acqua corrente e tagliali a pezzetti. Metti i broccoli nell’acqua bollente e scolali dopo qualche minuto. In una padella metti l’olio EVO e fai dorare con uno spicchio d’aglio (mi raccomando, toglilo appena diventa dorato!). Unisci i broccoli, mezzo spicchio d’aglio sminuzzato e il peperoncino. Copri la padella e fai cuocere a fiamma bassa rigirando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno sino a quando i broccoli non saranno teneri e leggermente abbrustoliti. quindi aggiungi il mezzo bicchiere di vino rosso e il sale. Fai evaporare e gusta. I broccoli affogati sono un ottimo contorno anche serviti freddi.
Il tempeh, questo sconosciuto! Lavorando nel mondo dell’alimentazione mi rendo conto di quanto ancora sia poco conosciuto questo alimento prezioso.
Il tempeh deriva dalla fermentazione della soia (o di altri legumi) con il fungo Rhizopus oligosporus. Ha origini indonesiane ed è molto usato nei paesi orientali. È ricco di proteine, calcio e ferro. Ha un basso apporto calorico nonché un basso indice glicemico. Inoltre è altamente digeribile.
Il sapore non è facile da spiegare, o lo si ama o lo si odia. A me piace tantissimo e, mentre lo preparo, non resisto e ne assaggio sempre qualche pezzetto crudo!
In cucina è molto versatile, si può utilizzare per un ottimo ragù, è ottimo abbinato ai Funghi Shitake come nella ricetta con il risotto integrale (clicca qui per leggerla) oppure alla zucca di Hokkaido (clicca qui per leggere la ricetta).
La scaloppine al limone sono facili e soprattutto velocissime da preparare.
INGREDIENTI 150 grammi di tempeh al naturale Il succo di mezzo limone Farina di riso q. b. Sale integrale q. b. Uno spicchio di aglio Olio EVO q. b. Cinque foglie di salvia Un rametto di timo al limone
PROCEDIMENTO Taglia in fettine sottilissime il tempeh. In un piatto grande metti la farina di riso, il sale e il pepe nero (facoltativo). Impana le fettine nella farina. Intanto fai scaldare in una padella l’olio EVO. Aggiungi lo spicchio di aglio in camicia e fallo dorare. Toglilo e aggiungi le fettine di tempeh e la salvia e versa il succo di limone. Dopo qualche minuto gira le fettine. A cottura ultimata aggiungi il timo al limone.
http://vegandoin.it/wp-content/uploads/2020/03/gicTavola-disegno-1-copia-21x.png00Anna Gioia Gaglianòhttp://vegandoin.it/wp-content/uploads/2020/03/gicTavola-disegno-1-copia-21x.pngAnna Gioia Gaglianò2020-12-09 11:35:582020-12-25 18:51:32SCALOPPINE DI TEMPEH AL LIMONE
Il tempeh deriva dalla fermentazione della soia (o di altri legumi) con il fungo Rhizopus oligosporus. Ha origini indonesiane ed è molto usato nei paesi orientali. È ricco di proteine, calcio e ferro. Ha un basso apporto calorico nonché un basso indice glicemico. Inoltre è altamente digeribile.
I funghi shitake (Lentinula edodes) sono coltivati da più di mille anni in Giappone, Cina e Corea. Il termine è di derivazione giapponese: “shii” significa albero, “take” significa fungo. Io ho adoperato quelli della Io Bosco Vivo.
Da anni sono oggetto di studio per le loro innumerevoli proprietà benefiche che li fanno rientrare nella categoria dei cosiddetti superfood. Sono ottima fonte di vitamina D, sono immunostimolanti e aiutano la funzionalità epatica. Sono anche antimicrobici, antivirali e antitumorali. Queste sono solo alcune delle loro caratteristiche che bastano per farceli introdurre nella nostra dispensa. Inoltre sono davvero golosi!
Il sanapo l’ho scoperto quando mi sono trasferita in Sicilia. Si tratta di una verdura che ricorda le foglie delle cime di rapa e dai cui semi si ricava la ben più famosa… senape! Il sanapo è ricco di vitamine, antiossidanti e fibbre.
Unendo questi ingredienti è nata una ricetta sana, naturale e golosa, come Gioia in Cucina vuole.
INGREDIENTI 180 grammi di riso integrale Un mazzetto di sanapo 8 grammi (una bustina) di funghi shitake essiccati 100 grammi di tempeh Uno spicchio di aglio Rosso di Nubia Un cucchiaio di salsa di soia 200 ml di acqua Sale integrale q. b. Olio EVO q. b.
PROCEDIMENTO Per un’ora metti in ammollo i funghi shitake nei 200 ml di acqua. Dopo scolali, strizzali e tagliali. Non buttare l’acqua di ammollo!
Cuoci per assorbimento il riso integrale.
Pulisci, lava e cuoci al vapore il sanapo. Poi tagliano a striscioline.
In una padella fai scaldare l’olio con lo spicchio d’aglio. Aggiungi i funghi, il sanapo e il tempeh tagliato alla brunoise.
Fai saltare per qualche minuto quindi aggiungi la salsa di soia e fai cuocere per qualche altro minuto.
Aggiungi il riso integrale e l’acqua di ammollo dei funghi shitake riscaldata e fai mantecare per bene.
http://vegandoin.it/wp-content/uploads/2020/03/gicTavola-disegno-1-copia-21x.png00Anna Gioia Gaglianòhttp://vegandoin.it/wp-content/uploads/2020/03/gicTavola-disegno-1-copia-21x.pngAnna Gioia Gaglianò2020-11-15 23:07:462020-12-09 11:04:07RISOTTO INTEGRALE CON TEMPEH, FUNGHI SHITAKE E SANAPO
Dopo la pausa estiva riprendiamo con la rubrica Un pizzico di … storia ma passiamo ai giorni nostri.
Infatti attualmente sono tanti i personaggi famosi che dichiarano pubblicamente di essere vegetariani o vegani. Filosofi, attori, cantanti, sportivi e attivisti che cercano di svegliare l’opinione pubblica e le coscienze affinché venga adottato uno stile di vita più sano per l’uomo, siano tutelati gli animali e venga salvaguardato tutto l’ecosistema.
Richard Ryder
Nel 1970, lo psicologo britannico Richard Ryder (1940) partendo dai termini sessismo e razzismo, ha coniato il vocabolo “specismo” per indicare le forme di discriminazione verso le altre specie. È l’atteggiamento di superiorità che si esercita in modo oppressivo su un’altra specie non riconoscendone i diritti.
In uno dei suoi testi ha raccontato la genesi della parola “specismo”: “Le rivoluzioni degli anni Sessanta contro il razzismo, il sessismo e le discriminazioni di classe hanno sfiorato appena il mondo animale. Questo mi ha inquietato. L’etica e la politica, a quei tempi, avevano di fatto dimenticato gli esseri non umani. Tutti sembravano preoccuparsi di ridurre i pregiudizi nei confronti degli uomini, possibile che non avessero mai sentito parlare di Darwin? Ovviamente anch’io detestavo il razzismo, il sessismo e le discriminazioni di classe, ma perché fermarsi qui? In quanto professionista nell’ambito della salute, ero persuaso che centinaia di altre specie animali soffrissero la paura, il dolore e l’angoscia, proprio come me. Era necessario preoccuparsene. In particolare si rendeva necessario stabilire un parallelo tra la nostra sorte e quella delle altre specie. Un giorno, nel 1970, mentre facevo un bagno nel vecchio castello di Sunningwell, vicino a Oxford, all’improvviso mi balenò in mente una parola: «specismo»!” (Speciesism Adaim, The Original Leaflet, 2010; citato in Ricard pag. 44, Matthie Ubald Ricard, Sei un animale, casa editrice Sperling&Kupfer, Milano 2016).
Pasta con crema ai peperoni
In estate i miei ospiti hanno molto gradito questa crema ai peperoni. Semplice, fresca e ottima per incentivare l’abbronzatura o meglio, mantenerla! Sperando che settembre ci riservi ancora qualche giornata di mare…
INGREDIENTI PER 2 PERSONE
Un peperone rosso Una cipolla rossa di tropea Olio EVO Latte di soia non zuccherato q. b. Acqua q. b. Sale q. b. Paprika dolce q. b.
PROCEDIMENTO In una padella fai riscaldare l’olio, aggiungi la cipolla tritata, dopo un po’ aggiungi un pizzico di sale e dopo poco un goccio di acqua per fa perdere l’acidità alla cipolla. Aggiungi il peperone tagliato a cubetti, quindi un mezzo bicchiere di acqua e un mezzo bicchiere di latte di soia, quindi sala il tutto. Lascia cucinare prestando attenzione che non si asciughi troppo.
http://vegandoin.it/wp-content/uploads/2020/04/92607376_1558405597646470_7974344879448784896_n.png6301656Anna Gioia Gaglianòhttp://vegandoin.it/wp-content/uploads/2020/03/gicTavola-disegno-1-copia-21x.pngAnna Gioia Gaglianò2020-09-16 10:35:012020-09-29 15:30:15Un pizzico di... storia - Le due guerre, Waston e crema ai peperoni
Sono numerosi i filosofi, gli scrittori e gli artisti che, nel corso della storia, hanno abbracciato una visione nettamente opposta al pensiero dominante che vede gli animali in una posizione subalterna rispetto a quella occupata dall’uomo.
Nell’ultima puntata vi ho parlato di Gandhi, oggi vi racconto com’era la situazione nel periodo dei due conflitti mondiali e vi presento un personaggio poco noto ai più ma che ha dato un notevole contributo al veganesimo, coniandone proprio il nome, Donald Waston.
Nel 1908, a Dresda, viene fondata l’Unione Internazionale Vegetariana, con lo scopo di promuovere la cultura vegetariana a livello globale.
Se nel periodo che intercorre fra i conflitti mondiali (e nel corso delle guerre stesse) la scelta vegetariana è quasi obbligata dato che la carne scarseggia, durante il regime nazista i vegetariani vengono perseguitati in quanto considerati sovversivi da Hitler. Risulta falsa la notizia del suo vegetarianesimo.
Donald Waston
Il primo novembre del 1944, Donald Watson, attivista britannico vegetariano dall’età di 13 anni, fonda a Leicester la Vegan Society, distaccandosi dalla Vegetarian Society la quale si era rifiutata di escludere anche i prodotti di derivazione animale.
Viene coniato, così, il termine “vegan” che è una crasi della parola “vegetarian”. In questo modo si segna, in maniera simbolica, l’inizio e la fine del vegetarianesimo.
La fame e le carenze sofferte durante la Seconda Guerra Mondiale scatenano, nel periodo post bellico, una sfrenata ricerca di benessere. Negli Stati Uniti d’America e in Europa iniziano a nascere gli allevamenti intensivi. Le proteine animali divengono sinonimo di ricchezza e viene avviato un selvaggio sfruttamento delle risorse del Pianeta e degli animali.
CREMA AI PEPERONI
Foto di Marta Ranieri
L’ultima ricetta sperimentata per la lezione di cucina tenuta prima dell’Home Restaurant è questa crema ai peperoni. Molto semplice, fresca e ottima per incentivare l’abbronzatura!
INGREDIENTI PER 2 PERSONE
Un peperone rosso Una cipolla rossa di tropea Olio EVO Latte di soia non zuccherato q. b. Acqua q. b. Sale q. b. Paprika dolce q. b.
PROCEDIMENTO In una padella fai riscaldare l’olio, aggiungi la cipolla tritata, dopo un po’ aggiungi un pizzico di sale e dopo poco un goccio di acqua per fa perdere l’acidità alla cipolla. Aggiungi il peperone tagliato a cubetti, quindi un mezzo bicchiere di acqua e un mezzo bicchiere di latte di soia, quindi sala il tutto. Lascia cucinare prestando attenzione che non si asciughi troppo.
http://vegandoin.it/wp-content/uploads/2020/04/92607376_1558405597646470_7974344879448784896_n.png6301656Anna Gioia Gaglianòhttp://vegandoin.it/wp-content/uploads/2020/03/gicTavola-disegno-1-copia-21x.pngAnna Gioia Gaglianò2020-07-22 10:37:322020-07-22 10:37:33Un pizzico di... storia - Le due guerre, Waston e crema ai peperoni